Alessio Ciacci alla Cosmari.

27.05.2013 19:27

Alessio Ciacci il nome con cui i consiglieri di Civitanova e Tolentino propongono in una lettera inviata a tutti i 57 sindaci come figura di tecnico.

Ma chi è Alessio Ciacci?          

Nato a Lucca il 15 Febbraio 1980, dal 1997 è attivo nei movimenti a livello locale e nazionale per la pace, contro la privatizzazione dei beni comuni, per la tutela dell’ambiente.

Dal 2007 al 2013 è stato Assessore all’ambiente del Comune di Capannori, il primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”; membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei comuni virtuosi, del direttivo nazionale del Coordinamento enti locali Agende 21 per Kyoto e del Coordinamento Enti Locali per l’Acqua pubblica. Nel 2013 è stato nominato Personaggio Ambiente italiano dell’anno.

E’ stato membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ato rifiuti della Provincia di Lucca, del direttivo nazionale dell’Associazione Mani Tese, e del direttivo nazionale del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua, nonché coordinatore del Tavolo lucchese Acqua, coordinamento di associazioni, comitati e cittadini per la difesa dell’acqua pubblica. Laureando al Corso di Economia dello sviluppo e cooperazione internazionale all’Università di Firenze. Ha svolto attività di cooperazione in molti Paesi del Sud del mondo, lavorando in Guatemala per l’Agenzia per lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). Collabora con la compagnia di assicurazione Alleanza Toro SpA

Dal 2001, prima nell’associazionismo e nei movimenti, poi come Assessore, attraversa l’Italia in convegni, conferenze e manifestazioni legate ai temi della sostenibilità e della partecipazione, dei beni comuni e della politica come utopia.

Dal 2008 ha partecipato a diverse trasmissioni televisive tra cui “Annozero”, “Report”, “Presa Diretta”, “Geo & Geo”, “Ambiente Italia”, a programmi radiofonici come “Caterpillar” ed ha pubblicato interventi su testate giornalistiche nazionali come Repubblica, Il Corriere, Il Fatto, Il Manifesto.

                 

 

“L’inceneritore va spento, i limiti di legge sono un confine labile misurato per gli adulti, anche sotto i limiti i fumi sono dannosi soprattutto per i bambini - dice il consigliere Gian Mario Mercorelli dì Tolentino -. Possiamo approfittare della sede vacante dopo le dimissioni di Fabio Eusebi sostituito come facente funzioni da Daniele Sparvoli per fare una scelta di cambiamento”. Nella lettera firmata oltre che da Mercorelli, dai consiglieri di Civitanova Mirella Emiliozzi e Pierpaolo Pucci-  il MoVimento 5 Stelle, “ in concomitanza con la recente di riaccensione dell’inceneritore del Cosmari sente il bisogno di tornare a focalizzare l'attenzione su una problematica che coinvolge i cittadini di tutta la provincia e non solo zone limitrofe all’impianto.

 

                 

                                                                                                                                                    In foto Mirella Emiliozzi ePierpaolo Pucci

Nel 2012, dopo lo stop seguito agli accertamenti dell’Arpam,  l'assemblea dei soci deliberava l'istituzione di un tavolo tecnico che valutasse soluzioni alternative all'incenerimento dei rifiuti di cui a tutt'oggi, ignoriamo i frutti.

Ma, vista la riaccensione della colonna di incenerimento che, dopo pochi giorni, è stato nuovamente spenta per problemi tecnici, ben poco di alternativo e vantaggioso per la salute di tutti è stato prodotto.

Considerando che la dirigenza, nonostante i proclami pubblici e le accuse nei nostri confronti di cavalcare sterili proteste, non sembra mostrare interesse nei confronti di soluzioni alternative i più avanzate, il MoVimento si chiede se non sia il caso di operare una svolta verso una nuova visione della gestione dei rifiuti che è necessario cominciare a considerare come risorse e non come materiale da discarica.

Trent'anni fa - continua la lettera – gli amministratori, alla ricerca di novità tecnologiche, visitavano gli inceneritori austriaci.

Oggi guardano a modelli avanzati quali il Comune di Capannori e il centro di riciclo di Vedelago, esempi di gestione virtuosa il ciclo dei rifiuti.

Tramite accorgimenti quali il compostaggio domestico, gli acquisti verdi, l’incentivazione alla vendita di prodotti alla spina e di pannolini ecologici, le eco sagre, i mercatini di scambio, il centro di ricerca rifiuti zero e la contemporanea continua attività di informazione dei cittadini, il Comune di Capannori é stato in grado di trasformare un problema in una risorsa: posti di lavoro e vantaggi economici per i cittadini. Basti pensare che, anche grazie alla tariffazione  puntuale tramite la quale ogni cittadino paga solo per l’indifferenziato che realmente conferisce, la spesa per la gestione dei rifiuti è passata, in pochi anni, da 3.142.000 euro a 1.334.000 euro che la tassa sui rifiuti, bloccata ormai da 5 anni, per una famiglia di Capannori ammonta a circa 173 euro a fronte di una media provinciale di 254 euro e picchi di 307 euro.

Alcuni amministratori, quali il Sindaco e Vicesindaco di Civitanova Marche, hanno già avuto occasione di verificare sul campo i risultati ottenuti e di conoscere uno dei principali artefici di questo modello” Appunto Alessio Ciacci che in vista della prossima assemblea dei soci del Cosmari i MoVimenti 5 Stelle di Tolentino  e Civitanova Marche, lanciano come presidente.

Al di là delle logiche partitiche – concludono- scegliamo il meglio per la nostra realtà”.

 

segue l'intervista da parte di cronachemaceratesitv

 

 

              

 

 

Fonti giornalistiche :

https://www.ciaccimagazine.org

https://www.cronachemaceratesi.it