ANCORA AUMENTI SULLA BENZINA.

28.09.2013 16:44

Interventi sulla benzina


Il Ministero dell'Economia sta mettendo a punto una serie di interventi per cercare di arginare il deficit pubblico. Tra tagli lineari e rinvii di spesa spunta anche un possibile aumento delle accise sul carburante che, assieme alle altre proposte potrebbe portare a raccogliere circa 3 miliardi di euro, necessari per ritardare il più possibile l'aumento dell'IVA.
L'aumento delle accise potrebbe portare a un aumento immediato del costo al litro di circa 4 – 5 centesimi di euro. Si tratterebbe dell'ennesima “botta” alle tasche degli italiani che già pagano la benzina più cara d'Europa (senza contare che molte delle accise già presenti sono risalgono a decenni fa), ma sembra che la strada sia obbligata: l'Unione Europea “mette fretta” e ha l'occhio puntato sul nostro paese affinché rispetti gli accordi e, quando il tempo è poco, una delle soluzioni più immediate è proprio quella di mettere mano al portafogli degli italiani. L'approvazione della manovra dovrebbe arrivare già entro lunedì quando verrà sottoposta al presidente del Consiglio Enrico Letta, intanto i benzinai si sono già fatti sentire con un comunicato che promette battaglia“Non appena il governo dovesse per l'ennesima volta mettere mano alle accise sui carburanti, la risposta dei gestori sarebbe decisa e conseguente, con la proclamazione immediata dello sciopero nazionale sia sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale". Lo affermano in una nota congiunta i sindacati di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio, commentando le voci di un aumento dell'imposta.

 

Prezzo benzina: ecco da cosa è composto


• 0,000981 per finanziare guerra di Etiopia del 1935-1936

• 0,00723 per affrontare la crisi di Suez del 1956

• 0,00516 per la ricostruzione post disastro del Vajont del 1963

• 0,00516 euro per la ricostruzione di Firenze dopo l’alluvione del 1966

• 0,00516 euro per la ricostruzione post sisma del Belice del 1968

• 0,0511 euro per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976


• 0,0387 euro per la ricostruzione in seguito al terremoto dell’Irpinia del 1980

• 0,106 euro per finanziare la guerra del Libano del 1983


• 0,0114 euro per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996

• 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004

• 0,005 euro per sostenere l’acquisto di autobus ecologici nel 2005

• 0,0071 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011

• 0,04 euro per fronteggiare il flusso di immigrati dopo la crisi libica del 2011

• 0,0089 euro per l’emergenza alluvione in Liguria e Toscana del novembre 2011

• 0,082 euro in seguito a quanto stabilito dal decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011

• 0,02 euro per l’emergenza post terremoto in Emilia del 2012

Come se non bastasse, a quanto sopra occorre aggiungere il peso del fisco:

dall’imposta di fabbricazione sui carburanti all’imposta sul valore aggiunto, le tasse vanno a gravare per più della metà del costo finale della benzina.

 

 

 

 

 

 

Font : https://www.insella.it